Estetica: l’uso dell’acqua termale

Usi dell’acqua termale ai fini estetici

La cosmetica termale comprende tutti quei prodotti che hanno una formulazione a base di acqua termale oppure di microelementi, spesso raccolti nelle cave locali, come avviene per la cosmetica di Ischia. Questi prodotti, dunque, possono essere usati sia in ambito curativo che estetico. Basti pensare alle creme idratanti, per quanto riguarda la seconda categoria, ed ai prodotti con acqua termale, in ambito curativo. L’acqua termale, si sa, sta alla base di tutte le formulazioni di cosmesi termale, a partire dal semplice spray nasale fino ai più elaborati gel per il corpo o creme, a cui di solito sono aggiunti altri componenti.

Nei prossimi paragrafi vedremo insieme i migliori usi dell’Acqua Termale Avène, che rientra tra i prodotti più rinomati a livello di cosmetica termale.

 

Acqua termale Avène: migliori usi, gel contro ustioni

Uno dei migliori usi dell’acqua termale Avène è senza dubbio quello che la vede come un ottimo rimedio contro le scottature e ustioni. In questo caso, il prodotto di riferimento non è il classico spray, di cui abbiamo letto molto e sentito parlare, ma il gel acqua termale stop bruciori.

Questo gel si rivolge in particolare a quelle persone che sono state vittime di ustioni domestiche o scottature solari.

 Per quanto riguarda la sua formulazione, questo specifico prodotto è composto al 99% da acqua termale Avène e per la restante parte da un eccipiente che ha il compito di rendere la consistenza in forma gelificata. Il pH è neutro ed è ottimamente tollerata anche a livello dermatologico, soprattutto per via dell’alta percentuale di silicati ed oligoelementi. Nella sua formulazione più venduta, il gel è strutturato in una confezione di 45 ml di prodotto, divisi in 3 dosi sterili da 15 ml. Se si vuole acquistare anche l’astuccio, questo è venduto separatamente. L’acqua termale contenuta in questo prodotto proviene dalle sorgenti del Parco Naturale regionale dell’Alta Linguadoca ed è molto conosciuta per le sue proprietà lenitive. In questa particolare formulazione, l’acqua va ad agire sui cheratinociti, ovvero le cellule del derma in superficie, che ne facilitano la differenziazione. Tutto questo serve principalmente a ripristinare la funzionalità e l’equilibrio della barriera della pelle. Infine, l’acqua termale presente in questo prodotto contiene minerali che hanno delle proprietà antinfiammatorie ed immunomodulatrici; sono, cioè, in grado di modificare le risposte del sistema immunitario che provengono dall’organismo. Grazie a tutto questo, il gel Avène raffredda la pelle e riduce l’impatto dell’ustione sulla pelle. Questo gel, infine, è ipoallergenico ed inoltre non è assolutamente comedogeno, cioè non va ad occludere i pori della pelle; in più, come tutti gli altri prodotti della linea Avène, viene confezionato in un ambiente sterile.

Andiamo a vedere, ora, come si applica il gel sulle ustioni e qual è il modo migliore per usarlo contro le scottature. Per quanto riguarda le ustioni domestiche, il prodotto deve essere applicato abbondantemente sulla zona ustionata; si può, tuttavia, anche potenziare l’efficacia del gel: per questo, occorre formare uno strato spesso sull’area interessata, meglio se questo passaggio è effettuato il prima possibile dopo l’ustione. I risultati di questo trattamento sono decisamente immediati: si ottengono già dalla prima applicazione, in cui è possibile notare una riduzione dell’arrossamento ed avere anche una sensazione che non è altro che l’effetto della secchezza, ossia sentire la pelle tirare.

L’applicazione va ripetuta tre volte al giorno e la guarigione è accelerata se si applica il gel sulla pelle dopo averlo conservato in frigorifero. Con questo metodo, si va ad avere un’azione di raffreddamento sulla pelle ustionata. Come è stato detto già prima, l’intera confezione è divisa in tre dosi da 15 ml, che dopo l’apertura della prima, deve essere applicata entro 24 ore.

È importante specificare che il gel può e deve essere usato esclusivamente per ustioni di primo e di secondo grado superficiali, ossia quelle causate da incidenti domestici come il contatto non previsto con il ferro da stiro, liquidi bollenti come tisane o tè caldo ecc, ma anche quelle ustioni causate dall’esposizione non protetta al sole o da un intervento medico con il laser o un peeling, qualora lo specialista non avesse consigliato un prodotto più specifico.

Se non riuscite a capire bene quale sia il vostro tipo di ustione, rivolgetevi prontamente al medico; in generale, però, le ustioni di primo grado sono quelle meno gravi, semplicemente perché riguardano lo strato più superficiale della pelle; il soggetto che ha un ustione di questa entità presenta, solitamente, quelle lesioni caratterizzate da un arrossamento localizzato – un arrossamento solo in una parte del derma – ma anche da un eritema, un bruciore di buon grado sopportabile e ipersensibilità cutanea. Solitamente guariscono spontaneamente in pochi giorni senza lasciare cicatrici.

Le ustioni di secondo grado, invece, vanno a coinvolgere anche i tessuti che si trovano sotto lo strato superficiale della pelle. In questi casi, il soggetto presenta una lesione generalmente gonfia e dolorante; in più, la pelle si mostra infiammata e ricoperta da vescicole. Contrariamente alle bruciature di primo grado, questa tipologia di ustione guarisce più lentamente e, come le prime, solitamente non lascia cicatrici.

Per completare le informazioni, le ustioni di terzo grado, che sono più gravi e naturalmente più profonde. In questi casi, è frequente che insorga una nuova infezione che va in primo luogo a complicare il decorso di un’infezione già in corso, quindi andando a generare una sovrainfezione.

 

Acqua termale Avène Spray: usi estetici, fissaggio del trucco

Un altro modo in cui può essere impiegata l’acqua termale Avène è quello che riguarda l’estetica; questo prodotto, infatti, è spesso usato come fissante per il make-up. Quando si va ad effettuare un trucco, si sa, è importantissimo che tenga il più a lungo possibile; proprio per questo, infatti, il mercato propone da tempo dei prodotti specifici che hanno proprio questa funzione: si tratta, per l’appunto, dei fissatori – o fissanti – per il trucco.

Generalmente, questi prodotti sono presentati e venduti sotto forma di fluidi che si applicano sul viso precedentemente deterso prima di stendere il make-up, e dopo la realizzazione dello stesso; tuttavia, esiste anche una versione in formulazione spray, che si applica vaporizzando il prodotto direttamente sul volto truccato. Andiamo, ora, a vedere insieme come applicare correttamente il prodotto ed avere il risultato desiderato. Sì, perché la tenuta del trucco non è determinata esclusivamente dallo spray, ma soprattutto dalle fasi precedenti.

Per un trucco perfetto, che regga a lungo, la prima cosa ideale da fare è quella di applicare un correttore che vada a coprire le eventuali imperfezioni della pelle. Poiché la sua funzione è limitata solo alla correzione dei piccoli inestetismi, come, ad esempio, una lieve couperose, il secondo step da compiere è quello di uniformare il colorito della pelle del viso con l’aiuto di una crema colorata, che si può stendere o tramite una spugnetta o, meglio, tramite un pennello. La crema colorata è una scelta diversa dal fondotinta, che risulta spesso pesante, in particolare per quelle pelli che tendono ad ingrassare o produrre acne. La terza operazione è la più importante: il trucco dev’essere innanzitutto fissato con la cipria. È proprio questo passaggio, infatti, che porrà le basi affinchè lo Spray Avène funzioni in maniera perfetta. La cipria va scelta in base al proprio tipo di pelle; una scelta poco adatta – certo, andrà capita con l’esperienza – potrà determinare, ad esempio, un effetto lucido. Per non disperdere l’effetto fissante e far sì che duri molto, la cipria va stesa con un pennello o con l’apposita spugnetta dall’esterno verso l’interno del viso. Fatto tutto questo, si potrà terminare il trattamento con una nebulizzazione dello spray Avène.

È importante dire che il prodotto non va assolutamente spruzzato ad una distanza inferiore di 15cm tra il volto della persona e il beccuccio dello spray, perché potrebbe provocare delle irritazioni, dovute non alla formulazione del prodotto, bensì alla velocità dello spruzzo e alla pressione con cui la nebulizzazione colpisce l’epidermide. Si sa, le pelli sensibili sono particolarmente soggette a tutti gli sbalzi repentini, siano essi atmosferici (ad esempio, il contatto con vento forte, pioggia fredda, aria fredda), ma anche relativi alla temperatura (passaggio dal caldo al freddo e viceversa, come il cambio di stanza da un ambiente caldo ad uno freddo, e viceversa).

Cosa aspettate a provare questo nuovo spray?

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