Sei nei dintorni dei Colli euganei e non sai cosa vedere? Allora seguici in questa breve guida. Struttureremo insieme un itinerario che fa per te.

Colli euganei tour: il sito termale di Abano e Montegrotto

Di certo, se volete rilassarvi sui Colli euganei, potete andare alle terme di Montegrotto , che fanno parte del complesso delle terme euganee. Situate tra Abano e Montegrotto, in provincia di Padova, sono caratteristiche anche perchè sono i resti di una struttura che risale all’età augustea. Il sito comprende tre grandi vasche-piscine che sono connesse tra di loro attraverso un sistema di canalizzazioni per le acque termali. Altresì, è composta da diverse edificazioni riservate all’accoglienza di chi usava e usa tutt’ora le terme. Si tratta, nello specifico, di portici, spogliatoi, aree di riposo e ninfei. Infine, è anche presente un piccolo teatro che completa l’offerta di intrattenimento.

Il parco naturale

La tappa imprescindibile per i visitatori dell’area padovana in questione è il Parco Naturale dei Colli euganei.
Dotato di un’estensione di circa 18.694 ettari di superficie, la storia vuole che l’area verde sia stata abitata dall’essere umano fin dal Paleolitico Inferiore. Al suo interno, infatti, ci sono diversi siti archeologici, musei naturalistici ed etnografici. Il parco è così grande che raccoglie 15 comuni, rendendolo, quindi, circondato da diverse strutture. Solo per fare un esempio, si possono trovare fortificazioni medievali, borghi in pietra, ville venete, giardini storici, ma anche strutture ecclesiastiche come eremi e monasteri. Il tutto, circondato da vigneti.

Le aree boschive del parco comprendono perlopiù castagneti e querceti. Il parco, in effetti, si può visitare attraverso sentieri percorribili a piedi oppure in bici. Alcuni sono gestiti direttamente dall’Ente Parco, che ha dotato l’area di segnaletica adeguata per eventuali escursioni.

Per le info su tutte le attività che si possono effettuare nel Parco, si consiglia di andare sul sito internet dedicato.

Siti storici ed artistici

Tra i siti storici ed artistici, invece, il nostro consiglio è quello di visitare la Loggia dei Vicari.

Situata nella località di Arquà Petrarca, è una struttura di epoca medievale, al cui interno si radunavano le assemblee presiedute dal vicario. In queste riunioni, generalmente alle quali partecipavano tutti i capifamiglia del luogo. L’oggetto delle assemblee era principalmente la gestione di tre livelli della società medievale: quella strettamente relativa alla comunità, quella economica e quella giuridica.

La casa e la tomba di Petrarca: il mistero

Sempre nello stesso comune, è possibile vedere sia la casa che la tomba di Francesco Petrarca. L’autore del noto Canzoniere si era infatti trasferito nella località veneta proprio nel 1369. La sua motivazione, espressa più volte nei suoi componimenti, è che Arquà ricordava i borghi della Toscana.

Attualmente, la Casa di Petrarca è un museo. Al contrario la tomba è un monumento su cui però tutt’ora vengono effettuate numerose ipotesi convalidate da studi. Ad esempio, nel 2004 furono studiate le ossa del cranio che erano all’interno del monumento funebre, che però risultarono non appartenere a Petrarca. Non erano neanche di un soggetto maschile, bensì di una donna. Sempre in attesa di una risposta scientifica valida, non mancano le leggende e le storie che donano brividi e adrenalina attorno alla tomba del poeta toscano.

Il castello di san Pelagio

Continuando sul filone artistico-storico, ma soprattutto tracciando un filo di prosieguo con la letteratura italiana, il nostro consiglio è quello di dirigersi presso il castello di San Pelagio. Perchè? Semplice: perchè al suo interno ci sono tre attrazioni. La prima, il Museo del volo; la seconda, il percorso letterario sulle orme di Gabriele D’Annunzio e la terza, il percorso botanico.

Il percorso di Gabriele d’Annunzio ed Eleonora Duse

Prima abbiamo accennato al famoso percorso letterario sulle orme di Gabriele d’Annunzio. Ma andiamo più nello specifico: i giardini del Castello di San Pelagio ospitano una vera e propria passeggiata incentrata sul rapporto d’amore tra Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse.

Il primo step è il Parco delle Rose e dei labirinti; come suggerisce il nome, si attraversano centinaia di rose, alberi secolari e si arriva al belvedere che dà sul campo di volo. Non è un campo di volo qualunque, però: è quello da cui ebbe inizio l’impresa di Vienna eseguita da Gabriele D’Annunzio insieme ad altri aviatori italiani.

Si prosegue con le sale del Museo dell’Aria: qui si possono trovare cinque quadri che rappresentano gli ultimi dieci anni di sofferenza del poeta. Diverse sfaccettature di  D’Annunzio: eroe, amante, traditore. L’ultimo quadro rappresenta il tradimento professionale e che sancisce la fine dei rapporti tra lui e la Duse.

Tra siti termali e storici: Abano Terme

Noti, come già dicevamo, prevalentemente per le terme di Abano, in realtà la località termale omonima è anche ricca di piccoli angoli da scoprire.

La storia

Partendo da alcuni cenni storici, Abano si è sviluppata in particolare dal 1500, quando diverse e prestigiose famiglie di Padova bonificarono le campagne. Nello specifico, dopo il declino della Serenissima, acquistarono delle proprietà di campagna di Abano e le bonificarono per costruire ricoveri ed ospedali. L’obiettivo principale era quello di investire nella ricerca medica. I centri termali erano parte di questo obiettivo dal momento in cui le acque erano state identificate come curative.

Tra questi centri termali, la maggior parte sorgeva sul Colle del Montirone.

L’arte

La località di Abano Terme fu citata anche dal commediografo Carlo Goldoni che decise proprio di utilizzarla come ambientazione de I bagni d’Abano. Il libretto, scritto appunto da Goldoni, è stato musicato da Baldassarre Galuppi.

In effetti, Carlo Goldoni conosceva bene Abano perchè veniva spesso a soggiornare come ospite nella residenza di Mocenigo-Mainardi. Prima che un’ambientazione per i suoi capolavori letterari, la sua visione della località veneta era quella di un luogo di villeggiatura e di svago. Il commediografo aveva usufruito anche di un bagno alle terme, dal momento in cui nel nel Settecento avevano ottima fama.

Proprio alle terme immagina una scena amorosa: la sua mente ha voluto che uno straniero, monsieur La Flour, scoprisse casualmente un’opera scritta del filosofo Pietro d’Abano; secondo la storia, egli era stato processato con le accuse di eretico e mago. Trovato il libro, ha iniziato a creare delle magie per cui una ragazza di nome Violante ha tradito il suo Ricardo.

Trekking ed escursioni

Se invece volete dedicarvi a trekking ed escursioni, sappiate che sui Colli euganei ci sono diversi posti su cui fare arrampicata. In particolare, c’è Rocca Pendice a Teolo che è un’altura di circa 10 metri da poter scalare, sia come amatori che come professionisti. In quest’ultimo caso, è importante sottolineare che a questa roccia fanno riferimento tutte le scuole di alpinismo dell’intera provincia di Padova.

Le scalate: divisioni delle pareti

Per quanto riguarda il modo di affrontare la scalata a questa roccia, bisogna dire che la parete attrezzata è quella di Punta nord, che però a sua volta risulta suddivisa in Parete EstParete Ovest e Pilastro Sud.

Ecco un breve riferimento per le opzioni di scalata che provengono direttamente dalla “Guida ufficiale di Rocca Pendice”:

Punta Nord – Parete Est
1. Palestrina
2. Cresta
3. Dinamiche basse
4. Dinamiche alte
5. Pilastro Maurizio
6. Diavolo
7. Lavagne nere
8. Checco e Granchio
9. Attacchi
10. Cengia alta
11. Scudo centrale
12. Bianchi e Dorna
13. Carugati

Punta Nord – Pilastro Sud
1. Blues
2. Barbiero
3. Kundalini

Punta Nord – Parete Ovest
1. Numerate Basse
2. Pilastro della Nord
3. Numerate alte
4. Sasso delle Grotte

Punta della Croce
1. Mai più colla
2. Frankies
3. Pilastro Sud

Itinerari sportivi

Tra le vie di arrampicata classiche gli itinerari sportivi più praticati sono i seguenti:

  • Le creste: sviluppo 200 mt; difficoltà III-IV (con un passo di V-);
  • Spigolone: sviluppo135 mt; difficoltà V (con passi di V+);
  • Diedro Carron: sviluppo 135 mt; difficoltà A2 e V+;
  • Direttissima: sviluppo 200 mt; difficoltà V (con passi di VII-);
  • Dorna: sviluppo 160 mt; difficoltà IV-V (con un passo di VI-);
  • Bianchini: sviluppo 160 mt; difficoltà IV-V (con un passo di A0 o VI-);
  • Carugati: sviluppo 180 mt; difficoltà III-IV;
  • Diedri Sandi: sviluppo 180 mt; difficoltà V;
  • Spigolo Barbiero: sviluppo 160 mt; difficoltà IV+ (con un passo di VI);
  • Gardellin-Munaron: sviluppo 100 mt; difficoltà A2 e IV.

La struttura è di origine vulcanica e nel sito naturalistico circostante ci sono diverse varietà di fauna ed alcune rarità naturalistiche. Partendo dalle specie protette, si possono trovare il Falco Pellegrino, l’assiolo, l’allocco e la rondine montana. In particolare il falco pellegrino è un frequentatore fitto di Rocca Pendice, che proprio per questo è anche soprannominata “nido d’aquila”.

Spostandoci sulla flora, invece, per le particolari condizioni climatiche che aleggiano su Rocca Pendice a Teolo, siamo in grado di affermare che sopravvive ancora  l’Asplenium Foreziense Magnier. Si tratta di una felce molto rara che nasce e continua a vivere nelle fessure rocciose di questo monte.

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