Terme di Viterbo

Terme di Viterbo: libere e a pagamento

A Viterbo e nelle località appena fuori dalla cittadina laziale, ci sono quattro stabilimenti termali; di questi, tre sono terme libere. Il restante dei quattro, ha l’ingresso a pagamento: si tratta delle famosissime Terme dei Papi.

 

Terme dei Papi

Le Terme dei Papi sono uno stabilimento termale la cui acqua termale sgorga dalla sorgente Bullicame ed i cui fanghi sono estratti naturalmente dal laghetto del Bagnaccio. Questo vuol dire che i fanghi non vengono maturati in stabilimenti o vasche, né rigenerati, e dunque proprio per la loro natura vergine sono più efficaci a livello curativo.

A differenza delle Terme Libere di Viterbo, le Terme dei Papi comprendono anche un Hotel a 4 stelle, che dà la possibilità di soggiornare appena fuori la struttura, ed un Centro Termale Spa. Dunque, oltre all’aspetto curativo, è posto all’attenzione dell’ospite anche il benessere, grazie alla vasta offerta di trattamenti per il relax e massaggi.

 

Terme libere di Viterbo

Le tre terme libere sono invece: le terme del Bagnaccio, le terme del Bullicame e le Piscine Carletti.

 Prima di iniziare a vedere insieme le tre terme libere di Viterbo, c’è però da specificare che del gruppo termale di Viterbo hanno sempre fatto parte anche le Masse di San Sisto, situate nella Località Paliano, che hanno rappresentato una bellissima opzione per i viterbesi, dal momento in cui erano le uniche ad offrire ai bagnanti – previo tesseramento all’associazione di volontari che gestivano il sito – dei servizi aggiuntivi (docce, spogliatoi, chiosco per le bevande); purtroppo, come si intuisce dalle premesse, da Ottobre 2019 sono state vittime di un’operazione di chiusura da parte dell’amministrazione locale e dunque l’acqua termale di sorgente non alimenterà più il sito.

 

Terme del Bagnaccio a Fiera di Viterbo

Le Terme del Bagnaccio si trovano all’interno del Parco Termale Il Bagnaccio, nella zona Fiera di Viterbo, ben raggiungibile dal centro città in pochi minuti di auto, cosa che permette anche di rientrare a Viterbo in orario di pranzo e di cena, a seconda di quando si è scelto di arrivare alle terme. Questo perché in quest’area non ci sono bar né servizi aggiuntivi come bagni pubblici, docce o spogliatoi. C’è, però, la possibilità di parcheggiare gratuitamente in zona e, anzi, se avete un camper o una roulotte, potete anche sostare nell’area termale, dato che lo spazio che la circonda è un terreno puramente erboso, adatto per la sosta dei mezzi e per un pic-nic in famiglia o con i vostri amici.

Le acque delle terme del Bagnaccio provengono da due sorgenti diverse: la Polla di Bagnaccio ed il Pozzo di Bagnaccio. La prima sorgente ha delle acque ipotermali, la cui temperatura oscilla tra i 23 e i 29 °C. La sorgente Pozzo di Bagnaccio, al contrario, ha delle acque ipertermali, con una temperatura che si aggira intorno ai 60 °C che permette di fare dei bagni anche nella stagione invernale; i suoi vapori, inoltre, sono molto utili per le cure inalatorie.

Sebbene si possa trarre giovamento dai vapori di quest’ultima sorgente, però, le terme del Bagnaccio in realtà sono usate prevalentemente per scopi ricreativi e di relax: essendo delle terme libere, qualsiasi persona, a qualsiasi ora del giorno o della notte, può decidere di concedersi il suo momento di stacco dal tratran quotidiano e di farsi un bagno nel sito termale.

Ebbene, le Terme del Bagnaccio riservano anche delle sorprese: nonostante siano molto frequentate per il suo sito termale libero, esiste anche un’area a pagamento. Al contrario dell’area ad accesso libero, questa zona dispone di più vasche e servizi aggiuntivi, ed il costo di ingresso, che permette ai bagnanti di usufruire delle vasche, ma soprattutto di spogliatoi e wc, è al contempo una modica cifra: si paga solo una quota di 6€. Non c’è motivo di preoccuparsi per l’igiene: le terme sono gestite da un’Associazione locale di volontari che ne garantisce la pulizia e la disinfettazione giornaliera.

In questa zona, è possibile accedere dalla mattina fino a mezzanotte, mentre nell’area libera si può accedere sempre, anche dopo le 24.00, sotto la propria responsabilità.

 

Terme del Bullicame

Citate anche dal Sommo Poeta nella Divina Commedia, le Terme del Bullicame sono una delle tre strutture termali ad accesso libero del viterbese, situate nelle prossimità dell’Aeroporto Militare di Viterbo, zona di per sé suggestiva anche per via dei vari crateri termali – quelle che sono chiamate “le polle” – che sprigionano vapori lungo tutto il suolo in cui è ubicato il sito termale. La zona dell’Aeroporto Militare non comprende, infatti, solo le Terme del Bullicame, ma anche le Piscine Carletti.

Le acque che alimentano le Terme del Bullicame hanno una temperatura di sorgente di 58°C; l’affioramento principale dell’acqua termale della sorgente del Bullicame risiede sostanzialmente in un lago che ha origine da un cratere naturale e che è circondato da una struttura trasparente. Per la loro temperatura elevata e per la loro origine vulcanica, sono dunque acque ipertermali ed è proprio il suo bollore ad aver dato il nome a queste terme, che sono ricordate da Dante, a proposito delle “peccatrici”, proprio per la loro capacità di disinfezione delle vie genitali. Proprio a proposito di Dante, nel sito termale del Bullicame c’è una pietra recante un’incisione che recita un verso del XIV Canto dell’Inferno: Quale del bulicame esce il ruscello / che parton poi tra lor le peccatrici, / tal per la rena giù sen giva quello. Lo fondo suo ed ambo le pendici / fatte eran pietra, e i margini da lato.

Sebbene sia un sito termale libero, le terme del Bullicame sono gestite da alcuni volontari del comune di Viterbo, che chiudono i cancelli d’ingresso al tramonto ed invitano i bagnanti a lasciare le vasche, per poi occuparsi della pulizia dell’area termale.

Per quanto riguarda la struttura delle vasche, le terme del Bullicame comprendono due piscine, alimentate da due acque diverse tra loro. La prima, di forma ovale e più piccola rispetto all’altra, è alimentata direttamente dalle acque calde della sorgente. In particolare c’è un punto di questa vasca che affaccia direttamente sotto il getto della cascata termale che immette l’acqua dalla sorgente alla piscina; questo getto è utile per sciogliere le contratture muscolari nella zona del collo e delle spalle, nonché per curare problemi di cervicale. La seconda piscina, invece, di forma allungata e decisamente più grande, riceve acque tiepide ed è quindi più frequentata nella stagione estiva, oppure viene usata insieme alla prima come percorso Calidarium-Tiepidarium: i bagnanti, dunque, possono decidere di immergersi prima nelle acque bollenti e poi di cambiare vasca, scegliendo la tipica temperatura del Tiepidarium.

 

Piscine Carletti a Viterbo

Come le Terme del Bullicame, anche le Piscine Carletti si trovano appena fuori l’Aeroporto Militare di Viterbo, a soli 2,5 km dal centro della città, ed è possibile raggiungerle comodamente in auto oppure in bus, dato che c’è una fermata a 200 m dalla sorgente, antistante l’ingresso.

Questo sito, che dai locali è chiamato comunemente “le pozze”, è alimentato da acque ipertermali ad una temperatura di 60 °C. La sua architettura dai colori bianco marmorei ricorda un acquedotto romano; le pozze, come suggerisce il nome, non sono nient’altro che più vasche terrazzate, in una struttura decrescente: ci sono vasche che stanno più in alto e sono quindi collocate vicino alla sorgente, ricevendo un’acqua a temperatura massima, e vasche che, essendo più in basso, ricevono acque a temperatura inferiore. Proprio questa struttura, che parte da una temperatura di 60°C fino a giungere ad un minimo di 30°C, permette di eseguire il classico percorso calidarium – tiepidarium – frigidarium, il tutto completamente in forma gratuita.

L’acqua delle pozze, inoltre, si ricambia naturalmente e questo fa sì che rimanga sempre calda.

Vanno tuttavia segnalati tre accorgimenti: per quanto riguarda le vasche posizionate in alto, le cui acque sgorgano a temperatura di sorgente, si raccomanda un’immersione per cinque minuti o al massimo dieci; il prolungamento in acqua può infatti danneggiare la pelle e causare piccoli problemi vascolari, dilatando i capillari, o di pressione, abbassandola. La seconda osservazione, invece, riguarda l’illuminazione: nel sito termale, proprio perché è libero e non è gestito da alcun ente, non sono presenti fonti di illuminazione come lampioni o led a terra, né ci sono dei servizi aggiuntivi come la possibilità di usare la toilette o gli spogliatoi e le docce, per cui è vivamente consigliato portare con sé una torcia ed attrezzarsi per un pic-nic e con i cambi. Se, tuttavia, si volesse optare per un pranzo in trattoria, quella più vicina si trova a circa 250 metri e si chiama La Felicetta. L’ultimo accorgimento, invece, è relativo in particolare alla stagione estiva: l’area termale delle Piscine Carletti non ha né alberi né zone d’ombra, quindi bisogna organizzarsi per le ore più calde della giornata.

Infine, se volete soggiornare fuori Viterbo, ma nelle immediate prossimità delle terme libere, siano esse le terme del Bullicame, le terme del Bagnaccio o le Piscine Carletti, c’è la possibilità di prenotare dei pernottamenti all’interno di Bed and Breakfast; alcuni di essi hanno delle offerte riservate alle famiglie ed i gestori vi possono indicare le migliori trattorie e pizzerie di Viterbo in cui poter pranzare o cenare.

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