{"id":132,"date":"2020-01-31T00:14:31","date_gmt":"2020-01-30T23:14:31","guid":{"rendered":"http:\/\/www.thepiniexperience.it\/?p=132"},"modified":"2020-02-02T00:48:17","modified_gmt":"2020-02-01T23:48:17","slug":"terme-di-petriolo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.thepiniexperience.it\/terme-di-petriolo\/","title":{"rendered":"Petriolo Terme"},"content":{"rendered":"

Terme di Petriolo<\/b><\/h1>\n

Le <\/span>Terme Petriolo<\/b> (o <\/span>Bagni di Petriolo<\/span><\/i>) sono, assieme alle <\/span>Terme di Saturnia<\/b><\/a>, le due sorgenti termali pi\u00f9 conosciute in Toscana. Questo principalmente grazie alla presenza delle loro terme libere<\/strong>.<\/span><\/p>\n

Fanno parte del bacino delle Terme in provincia di Siena<\/a><\/strong>, ubicate lungo il corso del fiume <\/span>Farma, <\/span>nella <\/span>Valle dell’Ombrone. Pi\u00f9 precisamente, sono situate<\/span>\u00a0al confine tra i comuni di <\/span>Monticiano<\/span> e <\/span>Civitella Paganico<\/span>, rispettivamente in <\/span>provincia di Siena<\/span> e in quella di <\/span>Grosseto<\/span>.<\/span><\/p>\n

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La storia delle terme di Petriolo<\/b><\/h2>\n

Le Terme di Petriolo erano gi\u00e0 conosciute in epoca romana, tanto da essere citate in un\u2019orazione di Cicerone e in un epigramma di Marziale. Lo testimoniano anche alcuni resti di epoca etrusca e romana che sono stati rinvenuti nel luogo. Si tratta di reperti presenti sia nel versante grossetano che in quello senese. Si hanno notizie della loro presenza gi\u00e0 nel 1230 e una prima loro ristrutturazione risale al 1273.<\/span><\/p>\n

La costruzione del primo complesso termale risale all’epoca rinascimentale, all’inizio del quattrocento. Allora, una costruzione dall’aspetto fortificato con strutture murarie in pietra venne eretta dinanzi alla sponda settentrionale del fiume Farma nel comune di Monticiano.
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\nLe personalit\u00e0 che hanno frequentato le terme<\/strong><\/span><\/h3>\n

All’epoca numerose sono state le presenze importanti che l\u2019hanno frequentata: da Galeazzo Malatesta di Pesaro ai cardinali Giovanni Vitelleschi e Giordano Orsone, alla fine del 1430. A queste personalit\u00e0 si aggiungono i marchesi Giovanni e Francesco I di Mantova ed i Gonzaga attorno alla met\u00e0 del 1440. Ma ancora, il famoso Duca di Urbino, Federico III di Montefeltro nel 1470. T<\/span>ra i Papi, invece, da ricordare il pontefice Pio II, Enea Silvio Piccolomini. Egli frequent\u00f2 pi\u00f9 volte le terme per curare la sua artropatia.<\/span><\/p>\n

Infine, Petriolo fu annoverato nel 1907 nell\u2019elenco ufficiale delle acque minerali d\u2019Italia pubblicato dal Ministero dell\u2019Interno. <\/span>Oggi la struttura \u00e8 stata completamente ricostruita con uno stile architettonico moderno e utilizzando materiali naturali.<\/span>\u00a0<\/span><\/p>\n

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Terme di Petriolo e dintorni<\/strong><\/h2>\n

Le Terme di Petriolo sono ubicate in un\u2019area dal paesaggio dolce, con modesti poggi non superiori ai 400 m di altezza e ampi spazi pianeggianti. Non \u00e8 raro che questi spazi siano spesso coltivati, ai confini della Riserva Naturale del Basso Merse. Quest’area racchiude la parte finale del fiume omonimo e il tratto finale del torrente Farma.<\/span><\/p>\n

La fauna della riserva naturale del Merse<\/strong><\/h3>\n

La riserva naturale \u00e8 stata istituita per tutelare il ricco habitat fluviale del Merse, tra gli ultimi in Toscana ad ospitare la rarissima lontra. Vi si trovano anche il Martin pescatore e importanti specie anfibie. Tra queste, sicuramente il Rospo smeraldino, specie tipica dei territori costieri. Il Merse, infatti, vanta l\u2019unica popolazione della provincia. A queste specie si aggiungono la salamandrina dagli occhiali. E’ endemica dell\u2019Italia peninsulare, nonch\u00e8 segnalata per l\u2019ultimo tratto del torrente Farma. La riserva si estende nell\u2019entroterra senese su una parte del torrente Crevolone, che scorre tra rilievi aspri e ricoperti di boschi.<\/span><\/p>\n

La flora<\/strong><\/h3>\n

La vegetazione tipica \u00e8 la macchia mediterranea<\/strong>, nella quale domina la lecceta. In questa zona \u00e8 caratteristica la presenza di affioramenti di una roccia denominata serpentinite. Questa presenta un colore verde scuro ed era usata nell\u2019architettura romanica. Su di essa cresce una vegetazione estremamente specializzata, in gran parte endemiche dell\u2019Italia centrale. Durante la fioritura vivacizza il colore scuro della pietra. Questa vegetazione si presenta sotto l\u2019aspetto tipico di piante basse e isolate, in genere non superiori a 10-20 cm di altezza, su un terreno in gran parte scoperto e pietroso. Nella zona sono presenti i rapaci, come il biancone, lo <\/span>sparviere, il lodolaio, il nibbio bruno, la poiana e il gheppio, nonch\u00e9 numerosi cinghiali e caprioli. La riserva fa parte di un sistema di 14 aree protette, per un totale di 9.000 ettari di territorio protetto. Per approfondire la sua conoscenza si pu\u00f2 consultare il sito internet apposito<\/a>.<\/span><\/p>\n

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Terme libere di Petriolo<\/strong><\/h2>\n

Le Terme di Petriolo sono famose anche per la presenza delle <\/span>Terme libere di Petriolo<\/strong>. Questi sono i bagni gratuiti pi\u00f9 famosi tra le Terme libere in Toscana<\/a><\/strong>,\u00a0dopo Le Terme Libere di Saturnia. Probabilmente in passato, queste ultime hanno goduto di una fama anche maggiore di quelle di Saturnia, come testimoniato dalla presenza, ancora oggi, dalle rovine in laterizio delle antiche terme fortificate. Queste appartengono, infatti, all\u2019antico castello di Petriolo, eretto a difesa dei bagni. Questi erano considerati cos\u00ec preziosi da dover essere protetti dagli attacchi esterni.<\/span><\/p>\n


\nLe terme libere oggi<\/strong><\/span><\/h3>\n

Ad oggi, le vasche ricavate lungo il corso del fiume Farma<\/span>\u00a0<\/b>sono alimentate dalle acque in eccesso. Si tratta di acque non utilizzate dal recente stabilimento termale a pagamento costruito a pochi metri di distanza. In precedenza, invece, vantava un flusso abbondantissimo di acqua molto calda. <\/span>Per questo, ad oggi, le Terme Libere sono alimentate da una portata di acqua ridotta rispetto ad un tempo. Inoltre, molte vasche oggi sono secche e non pi\u00f9 utilizzabili.<\/span><\/p>\n

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Quando e come visitarle<\/strong><\/h3>\n

Vale comunque la pena di visitarle per il contesto naturalistico in cui sono situate. Stiamo parlando proprio dell’affaccio delimitato da ciottoli sul fiume Farma. Un riferimento, per\u00f2, va anche all’effetto <\/span>calidarium-frigidarium<\/strong>. Questo si ottiene passando in sequenza dalle acque calde della sorgente termale a quelle fredde del fiume Farma.<\/span><\/p>\n

Ovviamente, visitandole durante i giorni festivi, si deve mettere in conto un grande sovraffollamento. Pertanto, \u00e8 bene portarsi dietro tutto il necessario per passare la giornata, compreso il pranzo. Questo perch\u00e8 le Terme Libere si trovano nella natura lontano dai centri abitati e dalle strutture ricettive.<\/span><\/p>\n

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Le acque di Petriolo<\/strong><\/h2>\n

L\u2019acqua termale<\/strong><\/a> di Petriolo sgorga dalla sorgente che \u00e8 situata sulla riva del torrente Farma. La sua temperatura \u00e8 di43\u00b0C ed ha una portata media di circa 40 litri\/sec.
\nLa grossa presenza di idrogeno solforato gli conferisce il suo forte odore di zolfo.
\nAncora, sono presenti anidride carbonica libera, calcio, fluoro e gli ioni cloruro, solfato e idrogenocarbonato. Ha un’alta mineralizzazione.<\/span><\/p>\n


\nCosa si pu\u00f2 curare con le acque di Petriolo<\/strong><\/span><\/h3>\n

Proprio per queste caratteristiche, l\u2019acqua termale \u00e8 indicata in diverse patologie croniche. Tra queste, ritroviamo le malattie osteo-articolari come le artropatie croniche. Tra le patologie cutanee, invece: acne, psoriasi, eczemi; dell\u2019apparato respiratorio: faringiti, sinusiti, riniti.<\/span><\/p>\n

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Trattamenti, Orari e Prezzi<\/strong><\/h2>\n

Accanto alle Terme Libere, troviamo lo stabilimento Termale, completamente rinnovato. All\u2019interno di esso \u00e8 possibile usufruire di un <\/span>centro benessere<\/b>, delle <\/span>Vasche Termali Terapeutiche<\/b> e dei <\/span>fanghi termali<\/b>.<\/p>\n

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Le Vasche Termali Terapeutiche<\/strong><\/h3>\n

Le <\/span>Vasche Termali Terapeutiche<\/b> sono ideali per godere di un bagno salutare, per rigenerare il corpo e per ritrovare il proprio equilibrio psicofisico. La loro temperatura \u00e8 di 42\u00b0C e racchiudono molteplici propriet\u00e0 salutari e benefiche rimaste inalterate nel tempo. La balneoterapia nelle piscine termali, infatti, dona una sensazione di benessere generale e aiuta a prevenire e a curare diverse patologie croniche dell\u2019organismo. Tra queste, quelle osteo-articolari. In particolare si riduce la rigidit\u00e0 muscolare, alleviando il dolore e le infiammazioni. Nota anche la sua azione decongestionante e mucolitica sull\u2019 apparato respiratorio. Si aggiunge, infine, l’azione antinfiammatoria, cheratolitica e cheratoplastica sull\u2019Apparato Cutaneo.<\/span><\/p>\n

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Il centro benessere<\/strong><\/h3>\n

All’interno del<\/span> centro benessere<\/b> \u00e8 possibile beneficiare di:<\/span><\/p>\n