{"id":1198,"date":"2020-11-24T18:46:32","date_gmt":"2020-11-24T17:46:32","guid":{"rendered":"https:\/\/www.thepiniexperience.it\/?p=1198"},"modified":"2020-11-29T17:41:47","modified_gmt":"2020-11-29T16:41:47","slug":"reflusso-gastroesofageo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.thepiniexperience.it\/reflusso-gastroesofageo\/","title":{"rendered":"Reflusso gastroesofageo"},"content":{"rendered":"
Il reflusso gastroesofageo o malattia del Reflusso Gastroesofageo (MRGE) \u00e8 una condizione certamente fastidiosa e molto diffusa; colpisce, infatti, una quantit\u00e0 di persone che si aggira tra il 10 ed il 20% della popolazione europea. Si manifesta quando i succhi gastrici presenti all\u2019interno del nostro stomaco vengono a contatto con le pareti dell\u2019esofago. Questa situazione fa avvertire bruciore nella zona dello sterno e pu\u00f2 provocare rigurgiti acidi. Non si deve tuttavia pensare che il transito di acido dallo stomaco all\u2019esofago sia infrequente: questo \u00e8 infatti un evento fisiologico che si presenta soprattutto dopo i pasti, ma se si verifica con una frequenza e per una durata eccessive sfocia in una vera e propria patologia, appunto, il reflusso.<\/p>\n
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A determinare il reflusso gastroesofageo \u00e8 il contatto tra i succhi gastrici prodotti dallo stomaco e la parete esofagea<\/strong>. Le cause di ci\u00f2 sono riscontrabili in vari fattori di diversa natura. Sono riconducibili per esempio ad un\u2019origine alimentare, funzionale, ormonale, farmacologica o pi\u00f9 semplicemente anatomica.\u00a0In altre parole, questo vuol dire che tra le cause di reflusso <\/strong>ci possono essere: stress, squilibri ormonali, resistenza a particolari alimenti o anche disfunzioni anatomiche. Approfondiamo quest\u2019ultima parte.<\/p>\n In questo, la componente della predisposizione anatomica \u00e8 determinante per lo sviluppo della malattia. Infatti, la pi\u00f9 grande barriera anti-reflusso presente nel nostro corpo \u00e8 costituita dal tono muscolare dello sfintere esofageo inferiore, collocato nella zona di passaggio tra stomaco ed esofago.<\/p>\n Accade che, anche in condizioni di normalit\u00e0, quando per esempio mangiamo o beviamo, la barriera pressoria presente nella zona tra stomaco ed esofago diminuisca<\/strong>, consentendo la risalita del materiale acido. Quando quantit\u00e0 e durata di questo fenomeno superano determinate soglie si pu\u00f2 iniziare a parlare di malattia da reflusso gastroesofageo<\/strong>.<\/p>\n I sintomi del disturbo da reflusso gastroesofageo sono vari, ma tutti ad esso tipicamente riconducibili. Tra quelli gi\u00e0 presentati in apertura:<\/p>\n I sintomi si possono manifestare in maniera occasionale oppure in modo continuativo nell\u2019arco di un\u2019intera giornata. I momenti nelle ore diurne in cui con maggiore frequenza \u00e8 possibile avvertire il disturbo da reflusso gastroesofageo sono subito dopo il risveglio e dopo i pasti. Al contrario, l\u2019intervallo di tempo maggiormente a rischio nel periodo notturno va pi\u00f9 o meno da mezzanotte alle ore 3 della mattina.<\/p>\n Ai precedentemente citati sintomi che potremmo definire \u201ctipici\u201d, perch\u00e9 generalmente collegati alla malattia da reflusso gastroesofageo, se ne uniscono molti altri. Di questi ultimi va detto che la presenza e persistenza \u00e8 meno frequente. Pertanto, sono definiti atipici. Per citarne alcuni:<\/p>\n <\/p>\n Sintomi tipici come la pirosi retrosternale ed il ritorno acido bastano gi\u00e0 di per s\u00e9 a fornire abbastanza elementi per poter diagnosticare la malattia da reflusso gastroesofageo<\/strong>. Tuttavia, \u00e8 spesso difficile accorgersi di questo disturbo. Di solito, un segnale importante \u00e8 il dimagrimento repentino. In quello o in altri casi definiti dallo specialista di riferimento, ci sono una serie di diagnosi accessibili.<\/p>\n Il primo degli esami che si possono rivelare utili \u00e8 un esame radiologico del tubo digerente<\/strong>, durante il quale al paziente viene chiesto di ingerire una esigua quantit\u00e0 di liquido di contrasto dal colore bianco, il quale consente di prendere visione delle funzioni nonch\u00e8 dell\u2019anatomia dello stomaco, dell\u2019esofago e delle parti iniziali dell\u2019intestino tenue.<\/p>\n Altro utile esame potrebbe essere una manometria esofagea<\/strong>, che consiste nell\u2019introdurre una sonda all\u2019interno del naso del paziente, facendola passare nelle zone interessate mentre questi beve piccole quantit\u00e0 di acqua. Questo test permette di identificare l\u2019eventualit\u00e0 di anomalie al livello dell\u2019esofago e della sua motilit\u00e0.<\/p>\n La gastroscopia<\/strong>, anche chiamata con la sigla di ECGDS, \u00e8 un altro metodo di indagine. Infatti, permette una analisi di esofago, stomaco e duodeno attraverso l\u2019introduzione di una sonda. Lo strumento, lungo e flessibile, \u00e8 dotato di una telecamera integrata. Ma la vera particolarit\u00e0 \u00e8 sicuramente il fatto che questo strumento \u00e8 dotato anche di un<\/strong> canale lungo il quale \u00e8 possibile fare uso di una pinza bioptica<\/strong>. Infatti, molto spesso durante le gastroscopie si incontrano dei piccoli polipetti, che si possono prelevare per effettuare delle biopsie in laboratorio.<\/p>\n Infine l\u2019ultimo utile strumento diagnostico per la malattia da reflusso gastroesofageo \u00e8 la ph-impedenziometria delle 24 ore<\/strong>. Essa, consiste nel posizionamento di un sondino molto piccolo e sottile il quale, passando (come negli altri test) dal naso arriva fino all\u2019esofago. La differenza principale \u00e8 una sola: nell\u2019arco delle 24 ore di durata di questo esame la piccola sonda invier\u00e0 la rilevazione dei dati svolta all\u2019interno del paziente ad un palmare ad esso connesso. Questo processo permette un monitoraggio ed uno screening dell’attivit\u00e0 di materiale refluito (che sia esso acido o meno) all\u2019interno dell\u2019esofago.<\/p>\n <\/p>\n Ma la vera questione \u00e8: come prevenire e come trattare il disturbo da reflusso gastroesofageo<\/strong>? Questa malattia molto fastidiosa \u00e8 spesso trattata con eccessiva leggerezza, soprattutto nei suoi stadi iniziali. Inoltre, spesso l\u2019automedicazione \u00e8 la strada prescelta da molti pazienti. Sia nel caso appena descritto sia nell\u2019eventualit\u00e0 in cui ci si rivolga al medico non si pu\u00f2 prescindere la cura del reflusso da uno stile di vita ed una dieta corretti. Fino a che il bruciore si presenta in modo occasionale questo si pu\u00f2 tranquillamente trattare con farmaci ottenibili senza specifica ricetta medica. Inoltre, si devono necessariamente attuare alcuni cambiamenti nel proprio stile di vita. Se tuttavia questo disturbo dovesse diventare abituale la situazione sarebbe pi\u00f9 seria.<\/p>\n La prima regola da seguire \u00e8 sicuramente quella di masticare bene e lentamente il cibo che introduciamo nel nostro corpo. Questo fattore \u00e8 importantissimo poich\u00e9 non masticando correttamente gli alimenti determiniamo una maggiore permanenza del cibo nello stomaco (poich\u00e9 questo far\u00e0 pi\u00f9 fatica a digerirlo) e di conseguenza una maggior durata dell\u2019attivit\u00e0 gastrica. Inoltre \u00e8 sicuramente sconsigliato andare a distendersi dopo aver consumato i pasti (in particolar modo se particolarmente abbondanti in quantit\u00e0 o pesanti) e consumare un pasto leggero per cena, prima di coricarsi.<\/p>\n Il reflusso gastroesofageo \u00e8 favorito da alcune categorie di alimenti come:<\/p>\n Per quanto riguarda il trattamento, la prima terapia assegnata \u00e8 generalmente a base di gastroprotettori. Se essa dovesse dimostrarsi infruttuosa o nel caso in cui si verificassero peggioramenti legati a debolezza, anemia (riduzione dell\u2019emoglobina) o dimagrimento, \u00e8 preferibile eseguire una serie di altri test diagnostici pi\u00f9 specifici.<\/p>\n Nello specifico, per la cura farmacologica del disturbo si pu\u00f2 ricorrere a:<\/p>\n La malattia del Reflusso Gastroesofageo (MRGE), per la quale \u00e8 riconosciuta una ben precisa causa eziopatogenetica, non prevede un trattamento termale specifico. Tuttavia molte acque termali, in particolare le Salse, le Solfate e le Bicarbonate, possono curare e prevenire\u00a0molte malattie dell’apparato Digerente (Dispepsie, Gastriti, Coliti) e ci sono positivi studi sull’effettivo beneficio di queste acque sul reflusso gastroesofageo. Inoltre, la faringite spesso presente nei soggetti affetti da reflusso, beneficia dei trattamenti termali.<\/p>\n <\/p>\n Le Terme di Chianciano<\/a> <\/strong>stanno conducendo uno studio scientifico sugli effetti positivi che potrebbe avere la loro acqua nella cura di questa patologia. Questo studio prevede che pazienti affetti da reflusso gastroesofageo, assumano, a cicli di due-tre settimane, l’Acqua Santa<\/strong> di Chianciano Terme, un\u2019acqua solfato calcica, ricca di sali minerali e bicarbonato. Si tratta di un’ acqua termale<\/a><\/strong> le cui propriet\u00e0 terapeutiche sono gi\u00e0 state riconosciute al livello ministeriale perch\u00e8 pu\u00f2 favorire le funzioni epatobiliare e stimolare la digestione.<\/p>\n Bench\u00e9 le conclusioni siano ancora in divenire, per adesso i risultati sono incoraggianti e segnalano la riduzione o la scomparsa di almeno un sintomo tra quelli rilevati prima della cura, nella quasi totalit\u00e0 dei pazienti che si sono sottoposti alla cura.<\/p>\n <\/p>\n Curare il disturbo da reflusso gastroesofageo \u00e8 importante. Pur non causando lesioni nella maggioranza dei casi, in circa il 30-35% dei pazienti il disturbo da reflusso gastroesofageo pu\u00f2 portare a complicazioni come ulcere, restringimenti o erosioni all\u2019esofago.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Reflusso gastroesofageo: cos\u2019\u00e8?\u00a0 Il reflusso gastroesofageo o malattia del Reflusso Gastroesofageo (MRGE) \u00e8 una condizione certamente fastidiosa e molto diffusa; colpisce, infatti, una quantit\u00e0 di persone che si aggira tra il 10 ed il 20% della popolazione europea. 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Reflusso gastroesofageo: i sintomi<\/strong><\/h2>\n
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I sintomi atipici<\/strong><\/h3>\n
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Reflusso gastroesofageo: la diagnosi<\/strong><\/h2>\n
Esame radiologico<\/strong><\/h3>\n
Esame manometrico<\/strong><\/h3>\n
La gastroscopia<\/strong><\/h3>\n
La ph-impedenziometria<\/strong><\/h3>\n
Reflusso gastroesofageo: come prevenirlo e come trattarlo<\/strong><\/h2>\n
Prevenzione <\/strong><\/h3>\n
Cose da sapere per prevenire: alimenti che favoriscono il rigurgito acido<\/strong><\/h4>\n
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Trattamento<\/strong><\/h3>\n
Cura farmacologica<\/strong><\/h4>\n
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Trattamenti termali<\/strong><\/h4>\n
Lo studio sull’efficacia delle acque termali sulla cura del reflusso gastroesofageo<\/strong><\/h4>\n
Complicazioni del reflusso gastroesofageo<\/strong><\/h3>\n